L’aria ambiente che respiriamo contiene agenti inquinanti come polveri, muffe, batteri, microrganismi e virus in sospensione e in concentrazioni tali da non essere nocive per il corpo umano. All’interno di canalizzazioni d’aria lunghe decine di metri e che trasportano migliaia di metri cubi di aria all’ora, si assiste al deposito di notevoli quantità di inquinanti sulle pareti. Esse costituiscono il substrato ideale per la proliferazione di colonie batteriche patogene. Il contatto diretto con le secrezioni respiratorie sembra essere, in queste situazioni, la principale via di trasmissione; a oggi le fonti ufficiali non riportano alcuna evidenza della possibile trasmissione per via aerea (bio-aerosol), ma no si esclude. Il Coronavirus non è molto resistente e bastano disinfettanti testati per renderlo completamente inattivo. È dunque sarebbe opportuno associare una precisa programmazione di interventi di disinfezione in grado di assicurare una rapidità di azione, che abbatta in modo totale i microrganismi patogeni all’interno degli impianti installati in ambienti chiusi. Pertanto oltre alla disinfezione delle superfici degli ambienti, si dovrebbe effettuare all’interno delle UTA e delle canalizzazioni, con prodotti disinfettanti ad ampio spettro di organismi patogeni che vengono nebulizzati tramite sistemi di sanificazione professionale ad altissima pressione, che consente di atomizzare microgocce di sanificante in modo uniforme e senza senza bagnare eccessivamente le superfici.
Nello specifico, per l’emergenza “Coronavirus”, utilizzeremo per gli interventi di sanificazione il Rely+On Virkon che è un prodotto a base di ossigeno, e contiene sali organici e acidi organici e principi attivi che si denaturano in maniera naturale. Il prodotto è stato testato contro gli “Human Coronavirus” ed è dimostrato che un’esposizione del prodotto per 10 minuti sulle superfici a temperatura ambiente di 20 gradi il virus è risultato inattivo.